Bouillon da bulla, bolla. (19. Gen. 1824.). Bouillonnement, bouillonner. Bulicare è corruzione di bollicare, dal quale abbiamo infatti bollicamento, e così bulicame è per bollicame che non si trova, sia che queste voci vengano a dirittura da bolla come le suddette francesi, sia da bollire (che vien da bolla), come par voglia la Crusca, che spiega bollicamento per leggier bollimento (sarebbe dunque diminutivo), e bulicare per bollire, di cui sarebbe frequentativo o diminutivo o frequentativo-diminutivo. Bulicame però non ha che far con bollire, bensì con bolla. Eccetto pigliando bollire, per far bolle senza fervore: v. Bollire §.4. e il Forcell. Pare però che bulicame si dica propriamente delle acque bollenti benchè senza fuoco. ec. (19. Gen. 1824.). Vedi la pag.4004. capoverso 2. Moisson diminutivo positivato di messis.
(19. Gen. 1824.)
Sufrido per sofferente.
(20. Gen. 1824.)
Diminutivi positivati. Gragnuola. V. Crus. franc. spagn. Gloss. Forc. ec. (20. Gen. 1824.).
Passava un pescivendolo, con un paniere di pesci sul capo, vicino a un filare d'alberi che costeggiava la sua strada, e da un ramo d'olmo che sporgeva in fuori, fugli infilzato un pesce. Piscium et summa genus haesit ulmo. Ecco rinovato questo prodigio, o dimostrato possibile questo impossibile, di cui vedi Archiloco appo Stobeo nel capitolo della speranza.
(20. Gen. 1824.)
[4020]Al detto altrove di metari aggiungi immetatus.
(21. Gen. 1824.)
Della differenza naturale e artificiale del gusto e del bello presso le varie nazioni e tempi, nelle arti, letterature, fattezze del corpo ec. ec. vedi il primo capitolo del Saggio sull'epica poesia del Voltaire ne' suoi opuscoli tradotti e stampati in Venezia appresso il Milocco colla data di Londra nel 1760 (volumi 3), volume 2° principio.
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