) e cuņado sta nel senso italiano per fratello o sorella della moglie o del marito ec. Ed č a notare che la maggior parte forse delle voci spagnuole derivanti dal latino e che in latino hanno il gn, si scrivono in ispagn. gn, pronunziando g-n, come digno, ignorante, magnifico (perō tamaņo e quamaņo ec.) ec. ovvero n semplice per ellissi della n, che indica l'antica pronunzia spagnuola in quelle voci essere stata g-n e non all'italiana. [4024]
(28. Gen. 1824.). Seņal co' derivati ec. č dal latino o dall'italiano?
Frequentativo o diminut. positivato ec. Modulor da modus, se giā questo e gli altri simili, come nidulor di cui altrove, non sono di formazione in ul non diminutiva, come iaculus, speculum ec. da cui iaculor, speculor ec. ma modulor sarebbe a dirittura da modus, del che non so altro esempio, se modulor č non diminutivo, e cosė nidulor ec., e se sono da un modulus, nidulus ec. (v. Forcell.) in tal caso sono diminutivi positivati, o frequentativi piuttosto.
(29. Gen. 1824.)
I nostri viaggiatori hanno raccolto un dizionario delle loro parole (degli esquimesi popolo verso la Groenlandia, il meno stupido di tutti i selvaggi del Nord), che son pių di 500. Quanto ai numeri le loro cognizioni sono molto limitate. Notizia del secondo viaggio (1821-3.) e ritorno del Cap. Parry, estratta dalla gazzetta letteraria di Londra del 25. Ott. e dell'1. Nov. 1824. nell'Antologia di Firenze. num.36. p.120.
(29. Gen. 1824.)
Dice per dicono, ovvero per un dice (on cioč un dit), l'uom dice, alcun dice (come hanno buoni autori nello stesso senso), altri dice, la persona dice (Passavanti usa la persona in questo senso), la gente dice (buoni autori) si dice;257 nel qual caso ella sarebbe un'ellissi, come anche in greco ???? ec. per ????, sarebbe ellissi di ???? ??? ec. del che altrove.
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