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      Il terzo modo, che sarebbe quello di usar l'antico e il moderno e tutte le risorse della lingua, in vista e con intenzione di fare uno stile e una maniera nè familiare nè antica, ma elegante in generale, nobile, maestosa, distinta affatto dal dir comune, e proprio di una lingua che è già atta allo stile perfetto, quale è appunto quello di Cicerone nella prosa e di Virgilio nella poesia (stile usato quando la lingua latina era appunto in quelle circostanze e quello stato di capacità in cui è ora la lingua nostra); questo terzo modo non è stato non che usato, ma concepito nè inteso da quasi niuno, comechè egli è forse il solo conveniente, il solo perfetto, e convenevole a una lingua e letteratura già perfetta.
      (8. Aprile. 1824.)
     
      Bien o mal mirado per que bien o mal mira. Anche noi diciamo in simil senso riguardato, mal riguardato, poco riguardato, ec. e così pur gli spagnuoli altri tali participii in simil senso, notati altrove. Così i latini circumspectus in senso att. o neut. da circumspicio, e cautus da caveo att. ec.
      (9. Aprile. 1824.)
     
      ????? ?? ????. Lucian. opp. 1687. t.1. p.515.
      (9. Aprile, Venerdì di Passione. Festa di Maria SS. Addolorata. 1824.)
     
      Alla p.4053. Vedi però i Diz. spagn. buoni, alla voce dueña che mi pare in un luogo del D. Quij. significhi donna, e il Gloss. lat. in domina o domna, e il Forcell. e l'antico francese se hanno nulla in proposito. Del resto non solo etimologicamente ma anche presentemente donna significa pur signora in italiano, e donno, signore, padrone.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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