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      E qual Cristiano avrebbe osato fare sopra qualsivoglia Principe Cristiano o no, fosse stato anche molto più grande e formidabile e più despotico di Augusto, ed esso molto più adulatore e più vile di tutti gli uomini di quel secolo, un distico simile a quello attribuito a Virgilio: Nocte pluit tota ec.? Qual Principe Cristiano sarebbesi fatto rappresentare cogli attributi non dirò dell'Eterno Padre o del Figliuolo, ma d'un Angelo o di un Apostolo, come gl'Imperatori, i loro parenti, i loro favoriti, si facevano scolpire, dipingere ec. o erano dipinti e scolpiti per adulazione, non pur dopo morte, ma in vita, cogli attributi e sotto la forma di Ercole, (anche una donna è nel Museo Vaticano rappresentata in istatua sotto questa forma, cioè con clava, pelle di leone ec.) di Venere, di Mercurio e simili. Lascio i templi, gl'idoli ed altari eretti a' viventi appo i Romani, con culto sacrifizi e onori regolari e giornalieri al tutto divini, con flamine apposta [4078]destinato al particolar culto di quella divinità ancor vivente (flamen augustalis ec.), le pene decretate ed eseguite contro i bestemmiatori o violatori qualunque d'esse divinità morte o vive, come rei di religione, non di politica, le accuse e giudizi contro gl'incolpati di tali delitti ec. ec. Anche Alessandro si fece passare per figlio di Giove Ammone, e pare che da qualche parte del popolaccio fosse creduto, non solo de' barbari, ma de' greci e macedoni, ed è ben verisimile, o certo egli usò questa finzione come un mezzo politico per farsi rispettare e temere ec. e tenere in dovere ec. onde mostra che egli giudicò dovergli essere creduto, e ciò dai greci principalmente e dai macedoni, poichè i barbari non riconosceano gli stessi déi. Vedi in Luciano tra i Diall. de' Morti, quello di Alessandro e Diogene, Alessandro e Filippo, Alessandro, Annibale, Scipione e Minosse.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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