Questo si osserva per lo meno in quasi tutti i generi anche vegetali. (Buffon, nel capitolo, se non erro, della Vecchiezza). Ond'è che p.e. i cavalli e poi di mano in mano gli altri di sviluppo più rapido, sino a quegl'insetti che non vivono più d'un giorno (v. il mio Dial. d'un Fisico e di un Metafisico) sieno tutti di mano in mano più e più disposti naturalmente alla felicità che non è l'uomo, nonostante che la brevità della vita loro sia nella stessa proporzione; la qual brevità o lunghezza non aggiunge e non toglie nè cangia un apice nella felicità d'alcun genere di animali (nè anche negl'individui), come ho dimostrato nel Dial. succitato e nel pensiero a cui questo si riferisce.
(21. Maggio. 1824.)
[4093] Le mulina. Crus. e Guicc. t.3. p.361. bis.
(23. Maggio. Domenica. 1824.)
Diminutivi positivati. Sciurus-écureuil (ant. escureuil da sciuriculus o altro simile), schiratto (Pozzi nel Bertoldo; noi volgarmente schiriatto) diminutivo o disprezzativo, scoiatto (Pulci nella Crus.), scoiattolo sopraddiminutivo, o sopraddisprezzativo. Gli spagnuoli harda, hardilla.
(23. Maggio. Domenica. 1824.)
En tanto in ispagnuolo (del che altrove) o spesso o sempre vuol dire infino a tanto, come nelle Novelas exemplares di Cervantes p.79. ediz. citata alcuni pensieri più sopra.
(23. Maggio. Domenica. 1824.). Così noi mentre per finchè.
Retinere per ricordarsi, come in ital. ec. ritenere. Così anche il suo continuativo retentare sta espressamente per ricordarsi in un luogo di Cic. de Divinat. l.2. c.29. tradotto da Omero, il quale vedi, Il. 2 v.301.
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