Chi può comprendere queste mostruosità? Intanto l'infelicità necessaria de' viventi è certa. E però secondo tutti i principii della ragione ed esperienza nostra, è meglio assoluto ai viventi il non essere che l'essere. Ma questo ancora come si può comprendere? che il nulla e ciò che non è, sia meglio di qualche cosa? L'amor proprio è incompatibile colla felicità, causa della infelicità necessariamente, se non vi fosse amor proprio non vi sarebbe infelicità, e da altra parte la felicità non può aver luogo senz'amor proprio, come ho provato altrove, e l'idea di quella suppone l'idea e l'esistenza di questo.
Del resto e in generale è certissimo che nella natura delle cose si scuoprono mille contraddizioni in mille generi e di mille qualità, non delle apparenti, ma delle dimostrate con tutti i lumi e l'esattezza la più geometrica della metafisica e della logica; e tanto evidenti per noi quanto lo è la verità della proposizione Non può una cosa a un tempo essere e non essere. Onde ci bisogna rinunziare alla credenza o di questa o di quelle. E in ambo i modi rinunzieremo alla nostra ragione. (2. Giugno. 1824.). - Vedi un'altra evidente contraddizione della natura, e si può dire, in cose fisiche, [4101]notata alla p.4087. e anche nel citato dialogo.
(3. Giugno. 1824.)
???? ???? in senso simile all'italiano in quanto o in quanto che, del che, e simili altre frasi, ho detto altrove. Luciano opp. 1687. t.1. p.800.
(3. Giugno. 1824.)
????? per primum. Luciano ib. p.805.
(3. Giugno 1824.)
Diminutivi positivati.
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