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      Del resto quello che nella struttura ec. del mondo e delle sue parti, p.e. di un animale, a noi pare ammirabile, e di estrema difficoltà ad essere immaginato, non fu infatti niente difficile. Le cose [4143]sono come sono perchè così debbono essere, stante la natura loro assoluta, o quella delle forze e dei principii (qualunque essi sieno) che le hanno prodotte. Se questa natura fosse stata diversa, se le cose dovessero essere altrimenti, altrimenti sarebbero, nè però sarebbero men buone e men bene andrebbero (o vogliamo dir più cattive e camminerebbero peggio) di quel che fanno ora che sono così come noi le veggiamo. Anzi allora questo che noi chiamiamo ordine e che ci pare artifizio mirabile, sarebbe (e se noi lo potessimo concepire, ci parrebbe) disordine e inartifizio totale ed estremo. Niuno artifizio insomma è nella natura, perchè la natura stessa è cagione che le cose vadan bene essendo ordinate in un tal modo piuttosto che in un altro, e questo modo non è necessario assolutamente all'andar bene, ma solo relativamente al tale e non altrimenti essere della natura, la quale se altrimenti fosse, le cose non andrebbero bene, non potrebbero conservarsi ec., se non con altro modo ec.
      (Bologna. 8. Ottobre. 1825.)
     
      ????? per primum. Epictet. Enchirid. Cap.V.
     
      ?????? ??? (para, acquire, compara tibi), ?????, ??? ??? ????? ??????. Epictet. Enchirid. cap.31.
     
      ?(? ??? ??????? ?????? ??????, ???? ?? ????????. E se con queste cose, cioè con tutto questo, ti conviene andare, porta in pace quel che ti accadrà, che te ne accade.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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