Variato o vaiato, svariato, disvariato, divariato per vario o vaio (Bologna. 4. Nov. 1825.) o svario, agg.
Uva-ugola. Notisi, oltre alla positivazione del diminutivo il cambiamento del v in g. I nostri antichi dissero anche uvola.
Scalprum, scalpro-scarpello coi derivati. V. i francesi e gli spagnuoli.
Rinfocolare. Razzare-Razzolare. Brancolare. Ruzzare ruzzolare.
Anche i verbi desiderativi (o comunque li chiamino) si formano dai supini. Edo-esum-esurio, pario-partum-parturio, mingo-mictum-micturio.
Agiato, agiatamente, disagiato ec. aisé, aisément, mal-aisé ec. per agevole cioè agibilis (che corrisponde a facilis, cioè fattibile), non sono altro che participii in luogo di aggettivi, cioè actus in cambio e in senso di agibilis ec.
(Bologna. 6. Nov. 1825.). Inexoratus per inexorabilis.
Burchio-burchiello. Marco, marca-marchio; marcare marchiare. Sarda-sardella, e noi volgarmente sardone.
Tratteggiare frequentativo. Atteggiare. Tasteggiare. Aleggiare.
Adombrato neutro, per che adombra. V. la Crus. e anche aombrato. Trasognato per che trasogna.
Ghignare, sghignare - ghignazzare, sghignazzare. Svolazzare. Ammalazzato. Strombazzare.
[4151] Germer, germinare lat. e ital. - germogliare quasi germiculare o germuculare, o germinuculare. Così germoglio, quasi germiculus o germuculus, diminutivo positivato di germen, germe. - Spiccare-spicciolare, spicciolato ec. Abbrustolare, abbrustolire ec. Aggrumolare. Aggroppare-aggrovigliare.
Strida, grida, pera, mela plur. V. la Crus. Staia (sextaria).
Scricchio-scricchiolo.
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