Tra mille, si può citare l'avventura del pomo attribuita dagli storici svizzeri a Guglielmo Tell, benchè già narrata da un Saxo Grammaticus, Danese, morto del 1204, che scrisse in latino una storia della sua nazione, più di un secolo prima della nascita di Tell, e attribuì la detta avventura ad un Danese, ponendola in Danimarca, con altri nomi di persone; e che probabilmente non fu neppur esso l'inventore di tal novella, nè la storia di Danimarca fu la prima ad attribuirsela. [4194]La sua storia danica è stampata. (Des dragons et des serpens monstrueux etc. trattatello di Eusebio Salverte nella Rivista Enciclopedica di Parigi, tom.30. Maggio e Giugno, 1826. degno di esser veduto al nostro proposito).
(Bologna. 1826. 3. Settembre. Domenica.). V. p.4209. 4264. fin.
La condotta di Tiberio nell'impero, da principio non pur affabile, benigna, moderata, ma eziandio umile; insomma più che civilis (v. Sueton. Tiber. c.24-33), le sue difficoltà di accettar l'impero ec. paragonate colla seguente condotta tirannica, si attribuiscono a profonda politica, dissimulazione e simulazione. Io non vi so veder niente di finto, nè di artifiziale. Tiberio era certamente, a differenza di Cesare, di natura timida. A differenza poi e di Cesare che fin da giovanetto andò continuamente elevandosi, ed abituando successivamente l'animo e il carattere a grandezze sempre maggiori; e di Augusto che pure fin da giovanetto si vide alla testa degli affari; Tiberio, nato privato, vissuto la gioventù e l'età matura in sospetto di Augusto e de' costui parenti, ed anche in non piccolo pericolo (otto anni passò ritirato in Rodi per fuggirlo o scemarlo), non aveva l'animo nè il carattere formato al potere, quando la fortuna gliel pose in mano.
| |
Guglielmo Tell Saxo Grammaticus Danese Tell Danese Danimarca Danimarca Des Eusebio Salverte Rivista Enciclopedica Parigi Giugno Bologna Tiberio Cesare Cesare Augusto Tiberio Augusto Rodi
|