Id. ib. p.245. E gran parte della lingua spagnuola ritiene ancora oggi della lingua de' Mori. Ib. p.260.
(Recanati. 26. Nov. Domenica. 1826.)
I Francesi, per qualificare un uomo che stimino, soglion dire c'est un homme extrêmement aimable, gl'Inglesi he is a very sensible man, gl'Italiani, è un uomo di garbo; segno manifesto, pare a me, di quanto i primi pongano sopra ogni altra cosa i piaceri della conversazione, e la scienza della urbanità; i secondi la ragionevolezza e il buon senso; gli altri la compostezza delle maniere, e l'accortezza di condursi nella vita. Algarotti, Lettere varie, Lettera al Sig. Barone N. N. a Hertzogenbrück. Berlino 10. Marzo 1752. fine. Opp. ed. Cremona, Manini 1778-84. tomo 9. 1783. p.69.
(28. Nov. 1826.)
[4228]Molto impropriamente la questione del sommo bene è stata chiamata la questione dei fini. Il fine dell'uomo è noto e certo a ciascuno che interroghi se medesimo: un piacere perfetto, non dico in se, e però non importa se sommo o non sommo, ma perfetto rispetto ad esso uomo; un piacere che lo contenti del tutto. Questo è il nostro fine, notissimo a tutti, benchè poi non si possa conoscere di qual natura sia o possa essere questo piacere perfetto, niuno avendolo sperimentato mai; e per conseguenza che cosa e di qual natura sia o possa essere la felicità umana. Se la virtù, o la voluttà del corpo, o altre cose tali, possano proccurare all'uomo il piacere perfetto; o qual di loro più; o in somma donde possa o debba l'uomo conseguire il piacer perfetto che egli desidera, e che è il suo fine, questo può ben cadere e cade in questione; ma tal questione è dei mezzi, non già dei fini.
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