E la crederò vera più facilmente che quella del medesimo Ercole adulto, sbranatore del leone nemeo, senza altre armi che le sue braccia, come nell'altra battaglia, cioè in quella de' serpenti.
(3. Aprile. 1827.)
Fouiller probabilmente è da fodere, e quindi fratello di fodicare.
[4273]Metrodoro epicureo ap. Ateneo l.12. p.546. f.?(????(??(???????(?????(??? che CAMMINA, PROCEDE, secondo natura. Il qual luogo è spiegato dal Casaubono negli Addenda Animadversionibus, al capo 12.
Nella version latina di quel passaggio del Riccio rapito di Pope (Canto 1.) che contiene la descrizione della toilette, fatta dal D. Parnell (versione assai bizzarra, e che parrebbe piuttosto fatta nell'ottavo secolo che nel decimottavo, poichè consiste di versi dei quali ogni mezzo verso rima coll'altro mezzo, p.e. Et nunc dilectum speculum, pro more retectum, Emicat in mensa, quae splendet pyxide densa, che sono i primi), trovo questi due versi, di séguito: Induit arma ergo Veneris pulcherrima virgo: Pulchrior in praesens tempus de tempore crescens, dove, come si vede, ergo fa rima con virgo, e praesens con crescens. Che dicono gl'italiani di questa pronunzia?
(Recanati. 5. Aprile. 1827.). V. p.4497.
Tricae-tracasserie, tracasser, tracassier ec.
Aerugo, o rubigo o robigo, ruggine-rouille, coi derivati.
Alla p.4266. Io stesso, che pur non ho maggior piacere che il leggere, anzi non ne ho altri, ed in cui il piacer della lettura è tanto più grande, quanto che dalla primissima fanciullezza sono sempre vissuto in questa abitudine (e l'abitudine è quella che fa i piaceri) quando talvolta per ozio, mi son posto a leggere qualche libro per semplice passatempo, ed a fine solo ed espresso di trovar piacere e dilettarmi; non senza maraviglia e rammarico, ho trovato sempre che non solo io non provava diletto alcuno, ma sentiva noia e disgusto fin dalle prime pagine.
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