Paris 1810. tome 2. p.58. Così ancora autrement per guère, o ridondante, pure nello stil familiare. V. Alberti, e Richelet, Dizz.
(Recanati. 18. Apr. 1827.)
Homme, esprit, dissipé. Disapplicato.
??????(?( (cioè in questa, in questo, in questo mezzo). Dione Cass. ed. Reimar, p.65. lin.98. p.192. lin.5.
(Recanati. 20. Apr. 1827.)
Nae-v-us - Ne-o. V. franc. spagn. ec.
Amouracher, s'amouracher. Flamboyer.
Culter, cultrum-cultellus, coltello, couteau ec. ec. V. Forcell., gli Spagnuoli ec.
Alla p.4278. Il qual dolore si prova anche lasciando uno stato penoso, e il fine del quale sia stato da noi desideratissimo, e ci sia attualmente oltremodo caro. Il carcerato posto in libertà, piangerà nell'uscir della sua prigione, non per altro che pensando alla fine del suo stato passato: Filottete, partendo per l'assedio di Troia, dà un addio doloroso all'isola disabitata e all'antro de' suoi patimenti.
L'estate, oltrechè liberandoci dai patimenti, produce in noi il desiderio de' piaceri, [4283]ci dà anche una confidenza di noi stessi, e un coraggio, che nascono dalla facilità e libertà di agire che noi proviamo allora per la benignità dell'aria. Dalla qual sicurezza d'animo, e fiducia di se, nasce, come sempre, della magnanimità, della inclinazione a compatire, a soccorrere, a beneficare; siccome dalla diffidenza che produce il freddo, nasce l'egoismo, l'indifferenza per gli altri ec.
Alla p.4245. Aggiungi a queste cose la voluttà (ben conosciuta e notata dagli antichi) del piangere, del gemere, dello stridere, dell'ululare nelle disgrazie; della quale noi siamo privati.
| |
Alberti Richelet Dizz Recanati Cass Recanati Forcell Spagnuoli Filottete Troia
|