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      Non enim apud illum nisi bis terve hoc genus reperio eruditae artis, quod poëtae [4360]cultiorum aetatum affectant, quum superiorum fabulosa gesta scenae reddentes cavent sedulo, ne priscam sinceritatem novis moribus infucent, quo facilius lectorib. vel spectator., propter antiquitatis peritiam incredulis, imponant, eosque rebus ac personis, quibus cummaxime volunt, interesse et tota mente quasi cum illis vivere cogant. Wolf. loc. cit. alla p.4343. §.1. p. XCII. arte non posseduta neanche dai drammatici greci. Scilicet, ut nihil dicam de more Tragicorum (graec.), novas consuetudines in heroicum aevum transferendi, ec. §.19. p. LXXXIII. not.): e poi nel tempo stesso, come se Omero avesse avuto e descritto opinioni caratteri e costumi moderni, egli è stato ripreso per le assurdità, le inumanità ec. che a giudicare i suoi poemi secondo queste opinioni e costumi, vi si ritrovano. (V. le mie osservazioni sopra il dritto delle genti a que' tempi, la compassione, il patriotismo ec. ec.) Altro di questi errori vedilo p.4383-4. Finalmente gli si è attribuita un'intenzione e un'arte di poema epico, ch'egli non ha mai avuta, e che gli è d'assai posteriore; e poi egli è stato straziato, deriso ec. perchè i suoi poemi in mille cose si son trovati lontanissimi dal rispondere alle regole di quest'arte, che noi dicevamo aver cavate da essi; a quel piano, che noi abbiamo formato ed attribuito loro; a quell'unità che noi abbiam fatto l'onore di prestar loro ec. (31. Agos. 1828.). Ma ben in cose più gravi di queste, ad errori ed assurdi ben più dannosi, ci ha tratti e trae di continuo la nostra frenesia di volere accomodare ogni cosa al nostro modo di vedere, e spiegare ogni cosa secondo le nostre idee.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





Tragicorum Omero