Antolog. di Fir. Ottob. 1828. vol.32. num.94. p.177.
(Recanati 13. Dic. 1828.)
Un oggetto qualunque, p.e. un luogo, un sito, una campagna, per bella che sia, se non desta alcuna rimembranza, non è poetica punto a vederla. La medesima, ed anche un sito, un oggetto qualunque, affatto impoetico in se, sarà poetichissimo a rimembrarlo. La rimembranza è essenziale e principale nel sentimento poetico, non per altro, se non perchè il presente, qual ch'egli sia, non può esser poetico; e il poetico, in uno o in altro modo, si trova sempre consistere nel lontano, nell'indefinito, nel vago.
(Recanati. 14. Dic. Domenica. 1828.). V. p. seg. e p.4471.
Iovis - Iuppiter, cioè Iovis pater (Iouppiter). L'etimologia data da qualche antico, juvans pater (v. Forcellini), mostra che già anticamente era poco nota o dimenticata la contrazione dell'ov, o ou, in u, propria dell'antico latino siccome di molte altre lingue.
(21. Dic. Domen. festa di S. Tommaso. 1828.)
Il fut reçu (M. Charles le Beau, auteur de l'Hist. du Bas Empire) à l'académie des belles lettres, en 1759 ayant cette même année remporté le prix, dont le sujet étoit cette question importante et vraiment philosophique: Pourquoi la langue grecque s'est-eile conservée si long-temps dans sa pureté, tandis que la langue latine s'est altérée de si bonne heure. Encyclop. méthodique. Histoire: art. Beau (Charles le).
(24. Dic. Vigil. di Natale. 1828.)
[4427]Alla p. preced. Il piacere che ci danno un certo stile semplice e naturale (come l'omerico), le immagini fanciullesche, e quindi popolari, circa i fenomeni, la cosmografia ec.; in somma il piacere che ci dà la poesia, dico la poesia antica e d'immagini; tra le sue cagioni, ha per una delle principali, se non la principale assolutamente, la rimembranza confusa della nostra fanciullezza che ci è destata da tal poesia.
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