Il considerarli coll'immaginazione confusamente e tutti insieme, č quello che, presentandoli loro sotto il collettivo e indefinito nome e idea di pubblico, rende desiderabile o valutabile la loro lode o stima ec.
(10. Marzo. 1829.)
Alla p.4426. Notano quelli che hanno molto viaggiato (Vieusseux parlando meco), che per loro una causa di piacere viaggiando, č questa: che, avendo veduto molti luoghi, facilmente quelli per cui si abbattono a passare di mano in mano, ne richiamano loro alla mente degli altri giā veduti innanzi, e questa reminiscenza per se e semplicemente li diletta. (E cosė li diletta poi, per la stessa causa, l'osservare i luoghi, passeggiando ec., dove fissano il loro soggiorno.) Cosė accade: un luogo ci riesce romantico e sentimentale, non per se, che non ha nulla di ciō, ma perchč ci desta la memoria di un altro luogo da noi conosciuto, nel quale poi se noi ci troveremo attualmente, non ci riescirā (nč mai ci riuscė) punto romantico nč sentimentale.
(10. Marzo. 1829.)
Alla p.4365. Certo, siccome la letteratura e le scienze greche, la filosofia ec., passando in Italia, furono causa che moltissime parole greche, appartenenti a tali rami, acquistassero cittadinanza latina, e di lā sien divenute proprietā delle lingue moderne, non solo scritte, ma eziandio parlate; cosė anche la religione cristiana: e non dico delle voci tecniche della teologia, ma di tante altre voci proprie del cristianesimo traspiantate nel latino, e di lā passate nelle lingue moderne (anche non figlie della latina), e in esse volgarissime d'uso, tanto che molte di loro sono sfiguratissime (o di forma o di significato) e appena lasciano scorgere la loro etimologia: come (in italiano) chiesa, clero, chierico, prete, canonico, vescovo, papa, battesimo, battezzare, cresima, eucaristia, catechismo, parroco, parrocchia, epifania, pentecoste, elemosina (limosina, limosinare ec.
| |
Vieusseux Italia
|