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      Così forse spesso anche la nostra in allo (timballo per timpano) allare - ullo ullare (culla da cunula, cullare, colla, collare, da chordula, fanciullo (v. la p.4492. capoverso 7.), maciulla, maciullare). Notandum però che anco i latini hanno la forma diminutiva ec. in ill..., ell... oll... (corolla, v. p.4505.), ull..., fors'anche all..., sì in verbi sì in nomi. - Mirabil cosa in quante maniere diverse si è corrotta la pronunzia latina, anche dentro una stessa nazione; cosa notabile assai nella scienza delle etimologie. E da ciò in gran parte deriva la tanta superiorità dell'italiano sul latino in abbondanza e varietà di forme frequentative, diminutive ec., superiorità notata da me altrove, parlando de' frequentativi latini. - Vedi anche la p.4490. capoverso 5.
      (1. Mag.). V. p.4500.
     
      Piovegginare. Piovigginare. Gergo - jargon. Frego - fregacciolo, sfregacciolo, fregacciolare. Impiastrare - impiastricciare. Ram-mentare - di-menticare, s-menticare ec.
     
      Masticare: da un mansitum - mastum (pinsitus - pistus) di mandere, come da mixtum misticare.
     
      Dello stesso secolo è mancare di poesia, e volere nella poesia sopra ogni cosa l'utile, il linguaggio del popolo; bandirne l'eleganza; privarla della maggior parte del bello, ch'è la sua essenza; o, contro la propria natura di essa, subordinare il bello (e quindi il sublime, il grande ec. V. la p.4492. fin. e sq.) al vero, o al così detto vero. È naturale e conseguente che un secolo impoetico voglia una poesia non poetica, o men poetica ch'ei può; anzi una poesia non poesia.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555