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      ), di tutto ciò (anche piante ec.) dove il senso o l'immaginazione percepisce un'idea di tenerezza, debolezza, inferiorità di forze ec. Anche la malattia, il pallore; e poi l'infelicità ec. ec. e tutto quel ch'è oggetto di compassione, si può ridurre a questo capo. La compassione è fonte d'amore ec. ec. V. p.4519. fine.
      (11. Mag.)
     
      Nel secolo passato le scienze si collegarono alle lettere; il secolo ebbe una letteratura filosofica (vera letteratura, e veramente propria di esso): nel nostro le hanno ingoiate; letteratura del secolo 19°, a parlar propriamente, non v'è. Non è l'Italia sola che patisca oggi questo difetto di letteratura contemporanea; esso è comune a tutte le nazioni colte. Solo la Grecia, ed altri tali paesi ancor mezzo civili, avranno forse una letteratura del secolo 19°: se l'influenza inevitabile delle nazioni convicine non uccide le lettere ancor presso quelli, e prima che si maturino.
      (11. Mag.)
     
      Alla p.4500. Calderugio per calderino, diminutivo di carduelis (chardonneret), del che altrove. - Raperugiolo - raperino. Fors'anco in cco-are. Piluccare, éplucher. Badalucco. Balocco. E simili disprezzativi o frequentativi - E in onzo-are, dal lat. unculus-are (avunculus, homunculus, latrunculus). V. p.4513. Mediconzo-lo (quasi medicunculus), ballonzare, (ballonzìo, volg. tosc.) ec. E similmente in oncio-are. Baroncio ec. E in agno-ugno are, dal lat. nulus, o ngulus, o unculus, o simili. Verdognolo, (viridunculus), verdigno, rossigno, vecchigno ec. V. Crus. Ugna - ungula.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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