84 Che l'amor proprio sia maggiore ne' fanciulli e ne' giovani che nell'altre età, segno n'è quella infinita e sensibilissima tenerezza verso se stessi, e quella suscettibilità e sensibilità e delicatezza intorno a se medesimi che coll'andar degli anni e coll'uso della vita proporzionatam. si scema, e in fine si suol perdere.
85 Da queste teorie séguita che le bestie, avendo meno vita dell'uomo, perocchè hanno meno spirito e più del materiale, e di ciò ch'esiste e non vive ec., debbano aver meno amor proprio, e più egoismo; e così è infatti: e che tra loro la specie men viva, come il polipo, la lumaca ec. dev'esser la più egoista: e che scendendo ai vegetabili e quindi per tutta la catena delle creature, si può dir che più scema la vita più cresca l'egoismo, onde l'éssere il più inorganizzato, sia in certo modo il più egoista degli esseri. ec.
86 Anche i climi, anche le stagioni, come influiscono sul più e sul meno della vita o vitalità, attività interna o esterna ec. debbono anche influire sul più e meno dell'amor proprio, e quindi anche dell'egoismo, e quindi anche della disposizione naturale alla misericordia, alla benevolenza ec. Veggansi le pagg. 2752.-5, 2926. fine-28.
87 Secondo questi discorsi una donna vecchia, massime vivuta nella gran società, dev'essere la più egoista persona umana (p. natura, e regolarmente parlando) che possa concepirsi.
88 Puoi vedere il Dialogo Delle Lingue dello Speroni dalla p. 121. in poi, cioè tutto il discorso tra il Lascari e il Peretto, sino alla fine del Dialogo.
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