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      89 Perocchè anche altri istituti egli seguì, ed altri fini si propose, tutti bellissimi e savissimi, ma che non appartengono al nostro proposito.
      90 Osservisi che instigo propriam. è continuativo p. la significaz., perocchè instinguo propriamente significa l'atto del pungere, e quindi dello spingere, dell'indurre, ma instigo significa lo stimolare, lo stare attorno, il far ressa p. indurre. L'instinguere è lo scopo dell'instigare.
      91 È però più verosimile che venga insidiare (cui v. p. 3350.). Altrimenti farebbe piuttosto insidor aris, come sedo as da sedeo (o da sido is) del che altrove.
      92 Lo dice Svetonio nello stesso cit. luogo: vulgo canebantur.
      93 Nel freddo si ha la forza di agire, ma non senza incomodo. La temperatura dell'aria che vi circonda, opponendosi à ce que voi possiate uscir di casa e di camera senza patimento, vi consiglia l'inazione e l'immobilità nel tempo stesso che vi dà la forza dell'azione e del moto. Si può dir che se ne sente la forza e la difficoltà nel tempo stesso. Nel caldo tutto l'opposto. Si sente la facilità dell'azione e del moto nel tempo stesso che se ne scarseggiano le forze. L'uomo prova espressamente un senso di libertà fisica che viene dall'amicizia dell'aria e della natura che lo circonda, un senso che lo invita al movimento e all'azione, ch'egli talora confonde con quello della forza, ma che n'è ben differente, come l'uomo si può avvedere, quando cedendo all'inquietezza che quel senso gl'ispira, e dandosi all'azione, la totale mancanza di forze che gli sopraggiunge, gli toglie quel senso di libertà, e l'obbliga a desiderare e cercare il riposo.


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Zibaldone. Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura
Parte Seconda
di Giacomo Leopardi
pagine 1555

   





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