237 mungo, pungo, iungo ec. -nctum.
238 Così in latino: p.e. v. Forcell. in Dium. E certo da ???? dev'essere divus; e v. Forc. in Divus.
239 V. ancora i derivati ec. di ungula, unghia, ongle.
240 Puoi ved. la p. 3992. capoverso 3. e la p. 3753. marg.
241 Così è infatti: advertid que ec. D. Quijote.
242 V. il pens. precedente e p. 3996. capoverso 1. 2. e ult. ec. questa desin. in on è comune cioè tanto masc. che fem. o l'uno e l'altro insieme ec. Se il nome in on, essendo aggettivo ha il femm. in one o onne, non è diminut. anzi dubito che un aggett. in on sia mai de' diminut. - Compagnon (fem. compagne) sostantivo.
243 Dubito però che in franc. la desinenza in in ine ec. nè abbia ora, nè abbia mai avuto la forza diminutiva in nessun modo. V. la pag. 3993. capoverso 4. marg.
244 In simil senso di verbigrazia ec. o analogo a questo, mi par che si usi eziandio lo spagn. luego.
245 Altra volta ve lo trovo per benigno, favorevole (fue mas agradecida y liberal la natura que la fortuna). Desagradecido p. ingrato. D. Quij Leido p. che ha letto, alletterato (ib. leido en cosas de Caballeria andantesca, cioè, che ha letto romanzi di Cavalleria, come quivi si vede).
246 Così grappo e grappolo, di cui altrove; e v. il Gloss.
247 Seggia, seggio e seggiolo, co' derivati ec. del che altrove. Cuccio e cucciolo, ciotto e ciottolo coi derivati, composti ec. Ciccia e cicciolo o sicciolo. Chiappole, bruscoli, pappolate, ec. Frotta e frottola. Tetta e tettola: v. la pag. 4007.
248 Così scrive l'Alberti, nócciolo.
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