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Al cielo, a voi, gentili anime, io giuroChe voglia non m’entrò bassa nel petto,
Ch’arsi di foco intaminato e puro.
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Plinio Perilli
STORIA DI UN’ANIMA
SCRITTA DA GIULIO RIVALTAPUBBLICATA DAL CONTE
GIACOMO LEOPARDI
Proemio
Incomincio a scrivere la mia Vita innanzi di sapere se io farò mai cosa alcuna per la quale debbano gli uomini desiderare di aver notizia dell’essere, dei costumi e dei casi miei. Anzi, al contrario di quello che io aveva creduto sempre per lo passato, tengo oramai per fermo di non avere a lasciar di me in sulla terra alcun vestigio durevole. E per questo medesimo mi risolvo ora di por mano a descrivere la mia vita, perché quantunque in età di ventisette anni, e però giovane di corpo, mi avveggo nondimeno che l’animo mio, consumata già, non solo la giovanezza, ma eziandio la virilità, è scorso anche molto avanti nella vecchiaia, dalla quale non essendo possibile tornare indietro, stimo che la mia vita si possa ragionevolmente dire quasi compiuta, non mancando altro a compierla che la morte, la quale, o vicina o lontana che ella mi sia, certo, per quel che appartiene all’animo, non mi troverà mutato in cosa alcuna da quello che io sono al presente. Intitolo questo mio scritto, istoria di un’anima, perché non intendo narrare se non se i casi del mio spirito, e anche non ho al mio racconto altra materia, perocché nella mia vita niun rivolgimento di fortuna ho sperimentato fin qui, e niuno accidente estrinseco diverso dall’ordinario né degno per sé di menzione. Né pure i casi che narrerò del mio spirito, credo già che sieno né debbano parere straordinari: ma pure con tutto questo mi persuado che agli uomini non debba essere discara né forse anche inutile questa mia storia, non essendo né senza piacere né senza frutto l’intendere a parte a parte, descritte dal principio alla fine per ordine, con accuratezza e fedeltà, le intime vicende di un qualsivoglia animo umano.
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Perilli Vita
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