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      Or raccogli quest'aria che si sprigiona dal liquore appena sturato; per ciò fare prepara una bottiglia piena d'acqua capovolta, e colla bocca immersa dentro l'acqua contenuta in un recipiente sufficientemente capace, poi immergi la boccia di birra entro questo recipiente colla bocca in alto e proprio sotto la bocca dell'altra bottiglia capovolta; stura la boccia di birra così immersa; appena sturata comincierà l'effervescenza, e la più gran parte di questa specie di aria si raccoglierà nella bottiglia capovolta. A vederla, questa aria pare perfettamente uguale a quella ordinaria, cioè quella entro cui noi viviamo; non ha colore, è trasparente, attraversa l'acqua, in forma dì bolle, e scaccia l'acqua dalla bottiglia capovolta. Tu dunque, fermandoti a questi caratteri più sensibili, dirai forse che anch'essa è aria. Ora che sai raccogliere l'aria e gli altri corpi che hanno il medesimo stato, ti prenderà forse vaghezza di raccoglier l'aria in tutti quei liquidi nei quali si manifesta il suo sviluppo. E già mi pare vederti con alcune bottiglie in tasca ed un imbutino, guardar tutti i liquidi che incontri; e fai bene. Un giorno forse andrai in un luogo paludoso nell'acqua stagnante, e vedrai di tempo in tempo venir su alcune bolle d'aria; prendi subito una delle tue bottiglie, riempila d'acqua, capovolgila, e poni la bocca immersa dentro il liquido in quella parte ove ti par sia venuto il più gran numero di bolle (fig. 2); così ti verrà fatto di raccoglier quelle che verranno entro la tua bottiglia.


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L'aria
di Michele Lessona
Tipogr. Sebastiano Franco Torino0
1864 pagine 102