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      Esso č assorbito dopo qualche tempo dal fosforo (purchč sia rarefatto o pel miscuglio di altro corpo aeriforme o per diminuzione di pressione); č assorbito dal rame caldo (quasi rovente) oppure dal rame freddo bagnato da acido muriatico, dall'acido pirogallico sciolto in una soluzione di potassa caustica, infine dal mercurio, quando bolle. Quest' ultimo fatto puoi verificare cosģ: sia P, (fig. 8) un pallone a collo ricurvo contenente un po' di mercurio e sia in comunicazione con una campana E posta sul bagno a mercurio e gią piena di ossigeno: poni a bollire lentamente il mercurio nel pallone, il vapore di esso si condenserą in alto ed in gran parte ricadrą nel fondo; vedrai poco a poco scemare l'ossigeno della campana E, montandovi il mercurio del bagno; dopo molte ore di ebullizione l'ossigeno sarą tutto scomparso, e si č invece formata una polvere rossa nella quale si č convertita una parte del mercurio fissando l'ossigeno. Or questa polvere rossa č il precipitato per sč (ossido di mercurio) col quale tu sai come si puņ riottenere l'ossigeno. Dunque il mercurio assorbendo l'ossigeno divien precipitato per sč: quest'ultimo scaldandosi torna a diventare mercurio ed ossigeno; cioč alla temperatura dell'ebullizione del mercurio l'ossigeno si fissa su esso mutandolo in un corpo rosso, ad una temperatura superiore se ne distacca. Tu gią prevedi che il mercurio mutandosi nel precipitato per sč sarą cresciuto di peso, avendo assorbito una specie di materia, la quale, sebbene allo stato d'aria, pur pesa; lo stesso della calce, che assorbe l'aria delle fermentazioni.


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L'aria
di Michele Lessona
Tipogr. Sebastiano Franco Torino0
1864 pagine 102