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      Ti dissi sopra che vi hanno altri corpi che assorbono anche l'ossigeno; puoi tutti adoperarli per privar l'aria di ossigeno, ossia per ottenere l'azoto. Poni infatto in una campanella piena d'aria rovesciata sopra un bagno ad acqua (fig. 9) un bastoncino di fosforo, lasciavelo per un giorno, troverai il volume dell'aria scemato; ciò che resta è l'azoto. Potresti affrettare l'assorbimento dell'ossigeno scaldando il fosforo. Per fare ciò mettine un pezzetto in una cassulina che per mezzo di una lamina di sughero farai galleggiare sull'acqua, poni il fuoco al fosforo, e ricoprilo subito di un'atmosfera limitata di aria comune per mezzo di una campana capovolta (fig. 10); il fosforo bruciando consuma l'ossigeno di quest'aria rinchiusa, mutandosi in quei fumi bianchi che vedi, i quali si disciolgono nell'acqua del bagno, sicchè dopo qualche tempo l'aria rinchiusa sarà priva di ossigeno, ossia sarà azoto. Riassumi dunque i risultamenti di questi esperimenti. L'aria ordinaria non è una sola qualità di materia, ma due insieme mischiate, l'ossigeno e l'azoto; il primo è assorbito dal mercurio bollente e dal fosforo quando mutasi in precipitato rosso, mantiene la respirazione e la combustione; il secondo è inerte e non fa che mitigare gli effetti del primo. Oltre queste due specie d'aria, l'aria ordinaria contiene un po' di quella prodotta nelle fermentazioni. Difatto se lasci molto tempo l'acqua di calce esposta all'aria, s'intorbida come fa con l'aria delle fermentazioni; ma ce n'è appena 1/1000 nell'aria ordinaria; questa quantità può variare dentro certi limiti.


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L'aria
di Michele Lessona
Tipogr. Sebastiano Franco Torino0
1864 pagine 102