L'aria anche, oltre altre piccole quantità di corpi aeriformi (tanto piccolo da sfuggire spesso alla ricerca), oltre molti minutissimi corpi solidi che vi sono sospesi, trasportati dai venti, contiene una notevole quantità di acqua allo stato di vapore, cioè allo aeriforme; questa quantità è variabile nelle varie ore, nelle varie stagioni; più tardi ti dirò in quali limiti avvengano queste variazioni, e quali ne siano le cagioni; per ora ti basti di essere pervenuto ad accertarti della natura diversa di varie specie d'aria che tu avevi raccolto. Riunisci tutti i risultati ottenuti nel seguente quadro:
1° L'aria atmosferica mantiene la respirazione e la combustione, come ognuno sa; non è sensibilmente assorbita dall'acqua di calce, la quale s'intorbida appena dopo essere stata in contatto con un notevolissimo volume d'aria; è in parte assorbita dal mercurio bollente e dal fosforo, ha insomma i caratteri di un miscuglio di 1/5 di ossigeno e 4/5 di azoto.
2° Azoto, ossia aria privata dell'ossigeno: non mantiene nè la respirazione nè la combustione, non ha alcun corpo che lo assorba di preferenza lasciando l'ossigeno intatto.
3° Aria sviluppata dalla calcinazione del precipitato per sè, ossigeno; attiva. oltre l'ordinario, la respirazione, fa bruciar energicamente i corpi accesi, cioè attiva la combustione, tanto da riaccendere un cerino che avesse un sol punto incandescente: non produce mutamento nell'acqua di calce.
4° Specie d'aria prodotta nella fermentazione del mosto, o nella azione degli acidi sul marmo; non è atta a mantenere nè la respirazione nè la combustione, perciò fa morir d'asfissia gli animali e spegne le fiamme, è assorbita dall'acqua di calce producendovi un'intorbidamento dovuto alla formazione di una polvere bianca sospesa nel liquido.
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L'aria
di Michele Lessona
Tipogr. Sebastiano Franco Torino0 1864
pagine 102 |
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Azoto Aria
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