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      Dentro il tubo t vi ha un po' di mercurio, messovi prima che la campana R sia adattata sul piattello; posa or la campana sul piattello e con sevo favvela aderire così bene che l'aria non possa passarvi. Hai così rinchiuso dentro la capacità della campana R aria allo stesso stato di densità della esterna, epperciò avente la medesima forza elastica. Il mercurio è allo stesso livello nei due rami del tubo c t (nel disegno non è così, giacchè vi è rappresentato in altro stadio della esperienza). Qui alcuno de' miei lettori più dotto degli altri esclamerà: Ma ciò si sa! È una vecchia istoria che lo stesso liquido, nei tubi comunicanti, si eleva alla stessa altezza, qualunque sia la forma dei vasi. Tanto meglio se il mio lettore conosce ciò; ma mi accorgo che nell'aver annunciato quella legge generale gli è sfuggita una circostanza importantissima, ed è questa: purchè le superficie del liquido, nei vari rami dei tubi comunicanti, siano sottomesse egualmente alla pressione atmosferica. E l'apparecchio che or ti sto mostrando ti proverà l'importanza di aggiungere questa clausula a quella legge. Difatto, se nel tubo t c si scema la forza elastica dell'aria che preme in t, allora il mercurio si innalzerà più da questa parte, per effetto della pressione atmosferica esterna maggiore della interna. Se hai dunque una macchina pneumatica, adatta la campana R portante i due tubi sul piattello di questa macchina, rarefà l'aria interna, e ti accorgerai che più l'aria è rarefatta, tanto più il mercurio si innalza nel tubo t, sino ad un certo limite.


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L'aria
di Michele Lessona
Tipogr. Sebastiano Franco Torino0
1864 pagine 102