Ponetevi dunque bene in mente ciò: senza mutare il volume di un gas, ossia la sua densità, se ne può aumentare la tensione riscaldandolo; se però non si volesse mutare la forza elastica di un gas scaldandolo, bisogna lasciarlo crescere di volume, perciò diminuire di densità. La tromba sopra descritta vi gioverà a farvi di ciò una chiara idea: quando l'aria rinchiusa si riscalda, e lo stantuffo non è premuto che dalla pressione atmosferica, esso è spinto fuori sinchè l'aria interna, dilatata sufficientemente, torni ad aver la forza elastica che aveva prima di essere scaldata. Dunque il riscaldamento dilata l'aria ed i gas in generale, quando non muta la pressione che deve far equilibrio alla loro tensione.
Gli effetti notevoli prodotti dal mutar di pressione e di riscaldamento sul volume occupato dalla medesima massa di aria vi fanno prevedere che, quando si vuol indicare il peso di un dato volume d'aria, bisogna indicare il grado di riscaldamento a cui si trova, e la pressione che sopporta in una data superficie, per esempio, in un decimetro quadrato. Così possiamo ora dire il peso di un litro d'aria, sottomesso alla pressione di 103 chilogrammi per ogni decimetro quadrato, e alla temperatura a cui è costantemente il ghiaccio quando fonde, cioè al grado 0 dei termometri centigradi.
Il peso di un litro d'aria in queste condizioni è 1,gr. 293.
Un litro di un altro gas in condizioni eguali non pesa egualmente; così nelle altre condizioni indicate per l'aria,
Un litro d'ossigeno pesa
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L'aria
di Michele Lessona
Tipogr. Sebastiano Franco Torino0 1864
pagine 102 |
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