Hai mai lasciato acqua esposta in un vaso aperto per qualche tempo? Se l'hai fatto, ti sarai certamente accorto che la quantità del liquido viene mano mano scemando sino a sparire del tutto, lasciando secco il vaso che la conteneva. Sai pure che lasciando esposti all'aria libera lini inzuppati di acqua, dopo qualche tempo si disseccano. Ti sarai più volte dimandato ove è andata quest'acqua, e ti sarai certamente risposto che essa è svaporata. Ora è bene che ti renda conto di quel che segue in questo svaporamento. L'acqua può prendere i tre stati fisici diversi; or è solida (ghiaccio, neve), or liquida, sia pura, sia sciogliendo altri corpi, ora alla forma di vero gas. Quando si fa arrivare in uno spazio vuoto molta acqua liquida, una porzione si converte in vapore; se rimane allo stesso grado di riscaldamento, nulla si muta col tempo; rimane costante la quantità di acqua che è allo stato gasoso, ed il di più che è rimasta liquida. Egli è perchè ad una data temperatura in un dato spazio non può capire che una data quantità d'acqua allo stato aeriforme, o come suol dirsi allo stato di vapore; potrebbe essercene di meno, ma non mai di più; quando uno spazio contiene il maximum, dicesi saturo, uno stesso spazio può contenere una quantità di vapore maggiore, se aumenta la sua temperatura. Potete esprimere ciò dicendo: ad ogni temperatura il vapore d'acqua ha un maximum di densità a cui può giungere, cioè, le sue molecole possono giungere sino ad una certa distanza; se si tentasse di avvicinarle di più, una porzione di loro passerebbe in liquido, lasciando le altre a quella minima distanza a cui possono giungere.
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L'aria
di Michele Lessona
Tipogr. Sebastiano Franco Torino0 1864
pagine 102 |
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