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      Questo esperimento si fa tutti i giorni dalla natura formando or la rugiada, or la brina, or la nebbia. Per determinare la quantità di vapor d'acqua, il mezzo più certo è quello di far passare un dato volume d'aria attraverso sostanze che assorbono l'acqua in qualsiasi stato ella sia, e notando l'aumento di peso che provano queste sostanze. Se lasciate all'aria aperta una quantità pesata di olio di vetriolo, vi accorgerete facilmente che ne cresce il peso ed il volume; ciò viene perchè l'olio dì vetriolo (acido solforico) assorbe il vapor d'acqua dell'aria che va venendo in contatto colla sua superficie. Lo stesso siegue al carbonato di potassa solido, o al cloruro di calcio disseccato; queste sostanze vanno assorbendo il vapor di acqua, e vi si sciolgono. Le sostanze solide come queste due ultime che nell'aria umida dopo qualche tempo si liquefanno, diconsi deliquescenti; chiamansi poi in generale igroscopiche tutte le sostanze solide o liquide, che col loro accrescimento di peso o di volume ci indicano la presenza e la quantità di vapor d'acqua che hanno assorbito dall'atmosfera. Or supponete di aver messo dentro un apparecchio un dato peso di una sostanza igrometrica; fatevi passar sopra lentamente un dato volume d'aria, per esempio, un metro cubo; riposato il tubo contenente la sostanza igrometrica, l'aumento di peso vi indicherà la quantità di vapor d'acqua esistente nel metro cubo d'aria. Se conoscete anche la temperatura dell'aria, potrete accorgervi se lo spazio era saturo di umidità, comparando la quantità d'acqua che conteneva, con quella massima che poteva contenere alla data temperatura.


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L'aria
di Michele Lessona
Tipogr. Sebastiano Franco Torino0
1864 pagine 102