Per poter determinare la quantità d'acido carbonico esistente nell'aria ambiente si trae profitto dalla proprietà che ha di essere assorbito dalla soluzione di potassa. Fa dunque passare un dato volume d'aria prima attraverso tubi contenenti pietra pomice imbevuta d'acido solforico, vi si spoglierà, come tu sai, dell'umidità: fa, quindi passare questa medesima aria secca attraverso a tubi ad U contenenti pietra pomice imbevuta di una soluzione di potassa caustica solida; in questi tubi si fermerà l'acido carbonico assorbito, e se tu li hai pesati prima, e poi li ripesi dopo, l'aumento di peso ne indicherà nient'altro che la quantità d'acido carbonico che era nel volume d'aria secca passato attraverso quelli.
Per ciò fare ti potrai servire dello stesso apparecchio, fig. 22, aggiungendo altri tubi ad U, pieni, come ti dissi, di pietra pomice e potassa; anzi in una sola operazione puoi determinare sì il peso del vapor d'acqua che i tubi BC assorbono, che il peso dell'acido carbonico assorbito dagli altri tubi che dovresti aggiungere tra B ed A. Così vieni a scoprire che la quantità d'acido carbonico, non altrimenti che quella del vapor d'acqua, varia moltissimo; però rare volte è meno di 3/10000 e rare volte più di 6/10000. Questa quantità d'acido carbonico, benchè ti possa parer piccolissima, ha una grandissima azione sui vegetali, poichè essi prendono a quest'acido carbonico tutto il carbonio in essi contenuto. Ma prima di spiegare l'azione dell'acido carbonico, è mestieri che tu ti spieghi come avvengano queste variazioni.
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L'aria
di Michele Lessona
Tipogr. Sebastiano Franco Torino0 1864
pagine 102 |
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