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      L'acido carbonico non è certamente nelle condizioni del vapor d'acqua che per quei raffreddamenti che avvengono nell'ambiente si liquefà in parte; ci vuole un immenso raffreddamento per ridurre l'acido carbonico a quel limite di densità, oltre la quale si liquefà. Sono ben altre le cagioni che fan variare la quantità d'acido carbonico nell'aria. Vi hanno alla superficie della terra sorgenti continue di acido carbonico, vi hanno poi cagioni che perennemente lo distruggono: dal predominare le une o le altre cause, proviene il crescere o il diminuire dell'acido carbonico nell'atmosfera. Rapidamente ti enumererò le une e le altre cause, fermandomi sopra quelle più frequenti che hanno nell'effetto una più notevole azione.
      Da molto fessure della terra esce acido carbonico bello e fatto. Questo si diffonderà certamente per l'atmosfera, ma è così piccola cosa, che non potrebbe equilibrare le cagioni che lo distruggono.
      Se tu poni in un vaso chiuso pieno d'ossigeno un pezzettino di carbon puro o di diamante, che, come forse saprai, è carbonio puro, se vi poni e vi mantieni il fuoco per mezzo di una lente ustoria, osserverai che il carbone brucierà, verrà poco a poco disparendo; sinchè giunge un punto che il carbone non brucia più, benchè tentassi di riappiccarvi il fuoco colla lente ustoria. Se tiri fuori quell'ossigeno dentro cui il carbonio bruciò, ti accorgerai che non è più ossigeno; invece è acido carbonico, nel quale l'ossigeno si è convertito combinandosi col carbonio. Sebbene il volume ed il colore dell'ossigeno sono uguali a quelli dell'acido carbonico, pure il peso è diverso, poichè l'acido carbonico oltre l'ossigeno contiene il carbonio combinato, quel carbonio che si è visto mano mano sparire.


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L'aria
di Michele Lessona
Tipogr. Sebastiano Franco Torino0
1864 pagine 102