Indipendentemente da queste tracce di corpi gasosi, l'atmosfera contiene una notevolissima quantità di corpi solidi e liquidi minutamente sparsivi, sospesi e trascinati dai venti. Milioni di semi di piante, milioni di ovuli d' animali, sì piccoli che sfuggono alla vista, sono portati intorno, qui e lì si depongono ed attendono le favorevoli circostanze per isvilupparsi. Siccome non si è potuto seguire nell'aria il corso di questi ovuli e di questi semi che spesso in modo meraviglioso vediamo crescere e moltiplicarsi, così non si sono potuti seguire quei minutissimi corpicciuoli sia viventi sia no, sia solidi sia liquidi, che sono forse gli agenti produttori di molte epidemie.
XI.
Ozono.
Quando grandi scariche elettriche avvengono nell'aria, si sviluppa un odor speciale che puoi ben dire odor del fulmine. Lo stesso odore si sente tirando molte scintille da una macchina elettrica: è ben naturale cercare qual sia la sostanza che produce questo odore. Lasciando pezzettini di fosforo umidi in aria rinchiusa, si sviluppa lo stesso odore. Questo diede il mezzo di procurarsi artificialmente questa sostanza, a cui si deve l'odor del fulmine, e che perciò dicesi ozono. Bisognava cercare un reagente che ne facesse riconoscere la presenza, e valutare la quantità; si trovò nell'ioduro di potassio, composto di iodo e potassio: questo corpo sottomesso all’azione dell'ozono lo assorbe lasciando libero l'iodo; per rendere sensibile l'iodo che si fa libero giova porre salda d'amido che si colora in azzurro con una piccolissima quantità d'iodo.
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L'aria
di Michele Lessona
Tipogr. Sebastiano Franco Torino0 1864
pagine 102 |
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