Questo conferma sempre di più quel che dicemmo in un capitolo sopra, che i corpi gasosi mischiati non agiscono l'uno sull'altro, cioè ciascuno di loro si comporta per le proprietà fisiche come se fosse solo occupante lo spazio che occupa insieme ad altri.
Or l'aria è un miscuglio principalmente d’ossigeno e di azoto: quindi l'acqua messa in contatto con questo miscuglio scioglie di ciascuno dei due gas quella frazione che scioglierebbe se ciascuno di essi fosse isolato a quello stato di rarefazione in cui dovrebbe essere per occupar solo lo stesso spazio del miscuglio. Or l'ossigeno è più solubile dell'azoto: quindi l'acqua sciogliendo una frazione dell'ossigeno dell'aria maggiore della frazione di azoto che discioglie, conterrà un'aria più ossigenata. Ciò vi fa anche intendere come l'aria posta in contatto di grandi superficie di acqua, come è quella che copre gli oceani, spogliandosi più di ossigeno che di azoto resta un po' meno ossigenata. Ma i venti vengon bentosto a distruggere questa disuguaglianza di composizione dell'aria. Ciò ti dà una misura del sapere di alcuni medici quando ti parlano d'aria più ossigenata sul mare. Debbo però avvertirti che queste differenze di composizione dell'aria aperta in più ed in meno di ossigeno, son piccolissime e durano pochissimo, quando anche l'aria fosse tranquilla, per quella proprietà che hanno i gas di diffondersi, della quale ti ho parlato sopra.
L'osservare che l'aria sciolta dall'acqua contiene più ossigeno, è la prova più chiara e più evidente che l'aria è un miscuglio di ossigeno e di azoto: perciocchè se i due corpi fossero intimamente combinati formando un corpo solo, allora questo corpo unico dovrebbe tutto disciogliersi nell'acqua senza alterarsi la proporzione dei componenti.
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L'aria
di Michele Lessona
Tipogr. Sebastiano Franco Torino0 1864
pagine 102 |
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