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      Mente perfettamente come un uomo. Non v'ha da meravigliare che alcuni osservatori diano al barbone intelletto umano. E per vero non v'ha uomo più abile di questo cane nell'osservazione degli oggetti, nessuno meglio di esso esprime la sua impazienza quando non gli si vuol badare. Prima di decidere esamina attentamente, e non vuole ingannarsi né esser burlato.
      «Colle bastonate il barbone non impara nulla; si affanna, si confonde, fa sempre meno, proprio come un bambino che deve imparare piangendo. Tuttavia si mostra talvolta goffo apposta. Colle buone si può persino avvezzarlo a mangiar cose che gli ripugnano, e che ordinariamente ricusa. Molti barboni amano il caffè come le vecchie matrone, e lo preferiscono ad ogni altra bevanda.
      «Strana cosa! con tanta intelligenza, tanto buon volere, il barbone è un pessimo guardiano di casa, e non può venir aizzato contro l'uomo. Ama e stima tutti gli uomini; se viene istigato contro qualcheduno guarda il padrone e il suo avversario come se non credesse possibile che quello lo volesse irritare contro un suo simile. Si potrebbe assassinare il padrone senza che ne pigliasse la difesa. È in sommo grado sottomesso al suo signore, ne teme non solo le percosse, ma il cattivo umore, la parola, il dito minaccioso in atto di rimprovero.
      «I cavalli e i cani sono quelli che più facilmente si spaventano fra gli animali. Il barbone può persino stupirsi, vale a dire la sua forza di discernimento può ad un tratto tacere. Un barbone inseguiva un corvo in un prato.


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I cani
di Michele Lessona
pagine 128