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      Le onde dell'Oceano hanno talvolta la forza di rimuovere massi di pietre di più metri cubici; le dune dunque vi possono essere composte anche di ciottoli molto più voluminosi che non lo sono le sabbie delle dune del Veneto, o delle Paludi Pontine. Ciò succede particolarmente dove l'Oceano è dominato da balze di rocce poco resistenti, nelle quali però trovansi sparsi arnioni molto più solidi; tale si è appunto la natura del suolo sulla riva del canale della marina, e di fatto vi si vedono, invece di dune, accumulazioni di ciottoli che si distendono parallelamente al mare. Il signor Elia di Beaumont ha dato il nome di cordone litorale a queste accumulazioni di materie incoerenti, colle quali il mare sembra aver tracciato i limiti della sua azione; giacchè vi sono differenze essenziali fra i depositi che si formano nelle lagune interne e quelli più estesi delle materie che dai fiumi vengono trasportate fino al mare. Le lagune venete e le foci del Po e dell'Adige ci presentano un esempio di queste due azioni, giacchè il corso di questi due fiumi si prolunga fino al di là del cordone littorale che forma una curva regolare da Trieste sino a Rimini
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      Quanta differenza fra le spiagge marine nelle diverse plaghe della terra! Qui una fitta operosa popolazione, porti gremiti di bastimenti, sicuri per disposizion naturale o per moli ben costrutti, fari che da lungi chiamano il navigante smarrito nella tenebra, concorso dei prodotti dei vari paesi e dei rappresentanti dei vari popoli. Là, spiagge nude, desolate, riarse dal sole, scarsamente popolate di gente selvaggia, imbelle, feroce.


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Il mare
di Michele Lessona
Tipografia Sebastiano Franco Torino
1864 pagine 68

   





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