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      Nelle regioni equatoriali, lo svaporamento dalla superficie del mare č incessante e copiosissimo; l'acqua che svapora non porta con sč i sali, quindi, nell'acqua che resta, una maggior salsedine, una tendenza di quest'acqua a discendere, e nello stesso tempo una tendenza dell'acqua delle prossime latitudini dall'uno o dall'altro dei due emisferi, ad accorrere verso l'equatore, e tanto pił che le grandi pioggie che cadono in quelle zone danno all'acqua della superficie, cadendo esse in condizione di acque dolci, una salsedine molto minore, e quindi minor densitą e maggior leggerezza.
      Il Maury, per dimostrare quello che deve produrre la differenza della densitą nelle acque dei mari per via del diverso riscaldamento operato dai raggi del sole allo equatore ed ai poli, fa il ragionamento seguente: Immaginiamo un globo solido che abbia le dimensioni della terra e sia coperto da uno strato d'acqua, alto 400 metri, il quale abbia una temperatura costante. La massa d'acqua, in tali condizioni, non avrebbe in sč nissun movimento; ma supponiamo che la zona d'acqua compresa fra i tropici venga ad un tratto a mutarsi in olio fino alla profonditą di 200 metri, allora evidentemente l'equilibrio sarebbe rotto, ed immediatamente si avvierebbe un sistema di correnti e di controcorrenti, perchč l'olio scorrerebbe sulla superficie verso i poli, e ne verrebbe a prendere il posto l'acqua che affluirebbe verso l'equatore in condizione di corrente inferiore. Se supponiamo che l'olio, giunto ai poli, torni a mutarsi in acqua, e che l'acqua all'equatore torni a mutarsi in olio, il circolo fra queste estreme regioni seguirą non mai interrotto.


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Il mare
di Michele Lessona
Tipografia Sebastiano Franco Torino
1864 pagine 68

   





Maury Immaginiamo