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      I venti di ponente trasportan questo calore sul continente e sulle isole, che devono ad esso la mitezza del loro clima. Si è per questa ragione che fa meno freddo a Londra che non a Torino, che vegeta il mirto nella verde Irlanda in piena terra come in Portogallo, che fiorì l'agave messicana sulle coste del Devonshire e fanno frutti gli aranci in spalliera protetti appena da una stuoia, e non gelan mai le acque degli stagni nelle isole Feroe.
      Il Labrador e l'Inghilterra si trovano nelle stesse condizioni di latitudine: al Labrador gli inverni son rigidissimi, e stan spesso le acque gelate nei porti fino ai mesi di maggio e di giugno: in Inghilterra gl'inverni son miti, e le acque nei porti non gelano: tutto ciò si deve al Gulfstream. Supponiamo per un istante scomparso l'istmo di Panama, e l'America meridionale diventata una grande isola; per lo stretto che terrebbe il posto dell'antico istmo, le acque della corrente, invece di ritornare nell'Atlantico, passerebbero direttamente nel Pacifico: il giorno in cui ciò avvenisse, il clima dell'Inghilterra sarebbe pari a quello del Labrador, i porti, donde movono ora tante navi a diffondere la civiltà nelle più remote parti del mondo, sarebbero gelati buona parte dell'anno, e tutte si muterebbero le condizioni fisiche e sociali di questo paese.
      L'azione del Gulfstream si fa sentire fino sulle spiagge nordiche dell'isola dello Spitzberg, dove il limite delle nevi perpetue, invece di scendere fino al livello del mare, sta 200 metri più alto.


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Il mare
di Michele Lessona
Tipografia Sebastiano Franco Torino
1864 pagine 68

   





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