IX.
Un altro movimento, mirabile anch'esso per la sua regolarità, pei suoi effetti, hanno pure le acque del mare.
L'abitatore delle spiagge dell'Oceano, sovratutto in certe parti, come per esempio in Francia a S. Malò, vede con alterna vicenda incessantemente il mare discostarsi dalla sponda, poi far ritorno ad essa mormorando, vede incessantemente con alterna vicenda veleggiare i bastimenti dove era prima un vasto piano di scoperta sabbia, e sparir le acque per lasciar nuovamente la sabbia allo scoperto; e i recessi del mare, le alghe variopinte, gli animali dalle varie forme, alternamente svelarsi e celarsi ai suoi occhi.
Ognuno conosce queste regolari e periodiche oscillazioni dell'Oceano che si chiaman maree, ognuno sa che esse, prodotte dall'attrazione del sole e della luna, ci fan vedere un singolare effetto della azione dei corpi celesti sul nostro globo.
Ogni giorno le acque del mare s'innalzano e si abbassano due volte fra due consecutivi ritorni della luna al meridiano; si chiama flusso il movimento di ascensione, quello che un nostro poeta chiamò un palpito della terra verso la luna, riflusso il movimento opposto.
È così stretto, intimo, evidente, il rapporto fra il flusso e il riflusso del mare e i movimenti lunari, che se ne trova fatto cenno ripetutamente fin dalla greca antichità. Plutarco riferisce che Pitea di Marsiglia, quel gran viaggiatore che si spinse verso il nord fino all'ultima Tule, e visse al tempo di Alessandro Magno, ha detto apertamente che la luna ha una azione sulle maree.
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Il mare
di Michele Lessona
Tipografia Sebastiano Franco Torino 1864
pagine 68 |
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