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      Un fatto che dava peso a questa credenza si è che all'entratura delle caverne, nelle strette gole delle montagne, c'è sempre un mover di vento o per un verso o per l'altro, e c'è pur sempre un gran mover di vento intorno ai vulcani.
      Facciamo questa prova: supponiamo due stanze, una vicina all'altra, tutte e due ugualmente larghe, tutte e due ugualmente lunghe, in una parola, di uguale capacità; queste due stanze sono separate da una porta chiusa; perchè la prova riesca più evidente, facciamo che questa porta sia piuttosto alta, anzi facciamola alta fin presso al soffitto. Supponiamo che sia d'inverno, un inverno di Torino, onde la cosa meglio riesca evidente. La porta è chiusa, siccome abbiamo detto, e la temperatura è pari in tutte e due le stanze, non essendovi fuoco acceso nè nell'una nè nell'altra. Ora in una delle due facciamo un buon fuoco e portiamo molto alta la temperatura, poi apriamo la porta; l'aria della stanza calda, rarefatta dal calore, non farà contro l'aria della stanza fredda una pressione pari a quella che l'aria della stanza fredda fa contro l'aria della stanza calda; inoltre l'aria rarefatta della stanza calda è più rarefatta in basso che non in alto, perchè il fuoco noi l'abbiamo acceso presso il pavimento e non presso il soffitto; quindi dalla stanza fredda in basso vi sarà un'onda, diremmo così, di aria fredda che si precipita nella stanza calda; e quindi un discendere nella stessa stanza d'una porzione d'aria dall'alto in basso, e dalla stanza calda, per dissopra, vi sarà una corrente verso la stanza fredda, ad occupare lo spazio abbandonato dall'aria che discende.


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Il mare
di Michele Lessona
Tipografia Sebastiano Franco Torino
1864 pagine 68

   





Torino