Dunque, circolo d'aria fra le due stanze, un vento in basso, dalla stanza fredda alla calda, in alto un vento dalla stanza calda alla fredda, a mezzo pochissimo movimento d'aria: per provar la direzione di queste correnti, si ponga una candela accesa sulla porta in basso, una in alto, una a mezzo; la fiamma della prima sarà volta dalla stanza fredda alla calda, quella della seconda dalla stanza calda alla fredda, quella di mezzo oscillerà senza volgersi guari più per un verso che per l'altro, prova certa della direzione delle correnti nel modo detto.
Si mettan accosto due tavolati, o a meglio dire, due lastre metalliche, una fredda, l'altra rovente; si metta sopra il punto in cui le lastre si vengono a toccare, un corpicciuolo leggiero, una piuma appesa ad un filo, e si vedrà la direzione del corpicciuolo lasciar la verticale, ed inclinarsi verso la lastra calda: si raffreddi la lastra calda e si riscaldi la fredda, e il corpicciuolo volgerà in senso opposto, perchè la lastra riscaldata riscalda l'aria che vi sta sopra, questa riscaldata si innalza, come l'acqua riscaldata per dissotto s'innalza nella pentola, e l'aria accosto, più fredda e più densa, rotto, come per le correnti marine, l'equilibrio delle pressioni, accorre al posto della rarefatta e calda.
In riva al mare, l'estate, v'è sempre un po' di brezza, il giorno dal mare alla terra, la notte dalla terra al mare; perchè di giorno è più calda la superficie terrestre e l'aria che vi sta sopra, di notte è più calda, coll'aria che vi sta sopra, la supeficie marina; e in ambi i casi un ricambio d'aria fra le due superficie, una corrente, un vento.
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Il mare
di Michele Lessona
Tipografia Sebastiano Franco Torino 1864
pagine 68 |
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