« Avendo potuto questo Ministero giustamente apprezzare tutta l'utilità che potrebbe derivare da questa pubblicazione, perchè una volta diffuso un tal libro tra le masse, non potrebbe non suscitarne la emulazione e spingerle a seguire gli esempi che vi sarebbero proposti, io prego la S. V. illustrissima di volersi occupare a raccogliere alcuni cenni biografici intorno agli Italiani che onestamente arricchirono in codeste contrade, accennando segnatamente agli ostacoli della loro prima vita, ed ai mezzi da essi adoperati per superarli, nonchè ai vantaggi che ne ritrassero per sè stessi, pel paese dove cercarono asilo e per quello dove ebbero i natali.
«Sarebbe infine desiderabile che Ella porgesse pure dei ragguagli generali intorno all'emigrazione italiana in codesti luoghi, indicando, per quanto possibile, il numero degli emigrati, le professioni da essi esercitate, e la influenza della loro opera nell'incivilimento.
«Non nascondo la difficoltà di un tale incarico; ma io confido che V. S. illustrissima vorrà di buon grado fornire il suo contributo ad una pubblicazione, che col tempo potrà potentemente influire alla maggior grandezza del nostro paese.
«Gradisca i sensi della mia distinta considerazione.
Menabrea»
A questa circolare devo il bel lavoro sugli Italiani in Lione del cavaliere Comello regio Console in quella città, e le biografie di Codazzi e di Castelli mandate dal cavaliere De la Ville regio Console a Caracas, nonchè le notizie intorno a Salvatore Marchi mandate dal cavaliere Luigi Cerruti regio Console a Parigi.
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