Dove la donna si differenzia meno dall'uomo, dove è chiamata a partecipare alle fatiche di lui, dove ha più larga parte nella vita pubblica, dove è più rispettata e più curata, è nell'America del Nord. Ma siccome i critici dicono che non sono da pigliarsi esempi troppo lontani ed in paesi dove non è facile il riscontro e la conferma, gioverà dare un'occhiata a una provincia d'Europa non troppo remota, per esempio alla Svizzera.
La coltura intellettuale della donna ha progredito molto nella Svizzera. Un gran numero di fanciulle studiano per diventare maestre; e presso le famiglie agiate di tutto il mondo civile v'imbattete in istitutrici svizzere, che nel delicato ufficio di educare giovanette che diventeranno gran dame procurano guadagno a sè, e spesso alle loro famiglie. Ma non è tanto questo che giova considerare, ma piuttosto la comune coltura universalmente diffusa nella donna, e i varii opificii di ogni ceto e condizione dove essa trova lavoro e guadagno.
In Ginevra si fabbrica, e si smercia poi per tutto il mondo, una immensa quantità di orologi. Sono in quella città officine di orologeria dove lavorano le sole donne: i conti nei negozi, negli alberghi è generalmente opera delle donne; lo stesso si dica della distribuzione dei biglietti e di altri uffici nelle amministrazioni delle ferrovie, e simili. Non è raro il caso che la donna rimasta vedova con figliuoli basti a provvedere col lavoro alla educazione della propria famiglia; e quando il marito e la moglie lavorano entrambi, come il più delle volte, l'allevamento della famiglia, che ha tanta efficacia su tutta la vita avvenire, procede assai meglio, e regnano tra le pareti domestiche la concordia e la pace.
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