Non è la lettura, non è il lavoro, non è l'esercizio dell'intelletto che guasta la donna, ma l'inerzia, l'ozio, la vanità della mente.
La donna colta ed operosa ha un più alto concetto della propria dignità, dell'importanza dell'opera sua, dei suoi doveri verso i figliuoli. Si dice che l'uomo è quale la donna lo fa, e per un certo verso la sentenza torna: ma bisogna aggiungere e ben convincersene, che la donna è quale l'uomo la fa; che il disprezzo, e il poco rispetto, la lusinga, la lode adulatrice dell'uomo guastano la donna, e che la donna guastata guasta poi l'uomo alla sua volta.
Un giovane commediografo giudizioso ha cercato di dimostrare che le mogli sono quali le fanno i mariti; e i mariti si ribellarono a questa imputabilità che loro si volle addossare. Eppure il giovane commediografo ha ragione: le mogli son quali i mariti le fanno.
Guardate i mariti inglesi!
Navigano tutti i mari, combattono in ogni barbara terra, colla patria nel cuore passano la intera vita fra genti selvagge, e le mogli li accompagnano e li confortano nei pericoli e nei disagi, porgendo loro, quando appaiono più sfiduciati e stanchi, da baciare la testolina bionda del caro figlioletto: la moglie parte dall'Imalaia col bimbo malato per portarlo in Inghilterra a guarire, ritorna presso il marito, e riparte, e attraversa sola mari, deserti e foreste, montagne, e tribù più terribili delle fiere, e vince ogni dura prova coll'animo che vince ogni battaglia, con quell'animo che le infonde la coscienza sorretta dai suoi doveri di moglie e di madre.
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Imalaia Inghilterra
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