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      Pochetti, ma sicuretti, dice leggiadramente il proverbio cancelleresco.
      Questi disegni, queste speranze dell'avvenire, questi sogni dorati come nuvole al sole che tramonta, brulicano nella mente dei giovani, consolano i pensieri dei vecchi desiderosi del bene della prole, del caporale giubilato che vagheggia un posto di usciere al figliuolo, dell'usciere che sogna un banco d'applicazione al suo primogenito, del pretore che alleva il piccolo pei tribunali, del professore che pel suo rampollo togato almanacca il posto di segretario generale al ministero della Pubblica Istruzione.
      Negli ultimi rivolgimenti italiani ebbe agio di mostrarsi in tutta la sua forza la frenesia degli impieghi.
      In ogni provincia dove un nuovo governo succede all'antico, i postulanti si presentavano a stormi, accorrevano delle pił lontane parti del mondo. Eran vittime del malvagio governo caduto, erano uomini benemeriti della patria, martiri della libertą, giovani di grandi speranze, apostoli dell'avvenire, che volevano essere risarciti di quanto avevano sofferto, premiati di quanto avevano fatto, posti in grado di far piovere sulla patria avventurata i benefizi del loro ingegno, tutti per la via d'un impiego. Poi c'erano gli amici tiepidi da riscaldare, i nemici da rabbonire, i prediletti dal pubblico da accattivarsi, sempre per mezzo d'impieghi; si sarebbe detto che i governanti appropriassero agli impieghi e agli impiegati le parole bibliche crescete e moltiplicate, perchč impiegati ed impieghi crescevano e moltiplicavano senza fine.


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Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482

   





Pubblica Istruzione