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      Tutto insomma si è fatto e si viene facendo perchè quell'istituto proceda bene il più possibile, e gli effetti ottenuti valgono meglio assai d'ogni parola a significare quanto bene si sia colà fatto.
      Dall'anno 1847, che fu l'anno della fondazione, al giorno d'oggi, ventinove giovani, alcuni a piazza franca, ed altri tenuti nell'istituto a spese dei municipii od anche di privati, uscirono dall'istituto, dopo aver compiuto intero il corso degli studii. I più, quali fattori di facoltosi possidenti, fanno ottima prova. Quattro di essi si spinsero più in là negli studii, e due presero posto nel pubblico insegnamento, come docenti in agraria; due sono ufficiali nel Genio militare.
      Per farla breve, se il generoso principe di Castelnovo potesse ritornare tra i vivi e vedere in efficienza quell'istituto, che egli tanto aveva carezzato nella mente, certo si rallegrerebbe, scorgendo come le nobilissime intenzioni sue si siano degnamente interpretate, e attuate con religiosa sollecitudine.
      Chi è pratico di governo d'istituti sa che quando uno di questi procede a modo, s'indovina subito di chi sia il merito principale. S'è detto da tempo che i buoni re hanno sempre buoni ministri (si intende dei re assoluti); così è dei buoni rettori di stabilimenti: essi hanno buoni sottoposti, e da tutti sanno trarre profitto, e a tutti, uomini e cose, dare quella spinta che conduce a buon termine.
      Il direttore dell'Istituto Agrario Castelnovo è il professore Giuseppe Inzenga, che vi fu deputato due anni prima che se ne facesse la apertura, e vi spese perciò intorno una parte non piccola della sua vita.


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Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482

   





Genio Castelnovo Istituto Agrario Castelnovo Giuseppe Inzenga