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      Dentro le mura la salita trionfante al Campidoglio, gli ordini mandati in ogni parte della terra, i circhi, i templi, i rostri da cui scendono i tesori di un'incomparabile eloquenza onde si commuovono le turbe affollate.
      Oggi si vede pure una turba affollata, sulla piazza Madama. Al mezzodė, dal gran balcone del palazzo del Ministero delle Finanze pendono drappi rossi in eleganti panneggiamenti. Sul davanti un grande arnese di vetro a mo' di piccola botticina, che gira su sč stesso: una tromba stridula fa un baccano da mettere in fuga un esercito di sordi: ma nessun fugge dalla piazza gremita di varia gente: donne del contado col busto rosso, la gonnella azzurra, le maniche bianche e il bianco fazzoletto sul capo; uomini col cappello aguzzo e gli stivaloni fino al ginocchio, ciociari, vestiti alla brigantesca, facchini, vetturali, serve, pescivendoli, cuochi, camerieri, signori dal soprabito e dal cappello a cilindro, tutti attenti, tutti commossi, col mento all'insų, la bocca semiaperta, esprimenti nel viso le pių varie palesi emozioni d'aspettazione, di trepidazione, di speranza, d'ira, di dispetto, di furore e di disperazione.
      Č il giorno dell'estrazione del lotto. Questo spettacolo contrista il viaggiatore che entrato per la prima volta in quella Roma, cui ha ripensato, tanti anni, corre ansante al San Pietro, e poi alterna, fra il Colosseo e San Paolo, il tempio di Vesta e la Farnesina, le Terme di Caracalla e la Fontana di Trevi, piena la mente di cosė diverse memorie, e di gravi pensieri.


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Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482

   





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