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      «Una bellissima e molto accurata Guida di Firenze pubblicò il Thouar, all'occasione del Congresso degli Scienziati, che fu tenuto nella nostra città l'anno 1843. E di lui esistono varie Memorie scritte durante il tempo che sedette segretario dell'Accademia dei Georgofili; memorie le quali sempre più fanno chiaro quell'affetto ch'egli portava alle classi bisognose, e come sapesse intendere le libertà economiche, dottrina specialmente nata in Toscana. Si hanno di lui anche alcune poesie, ove regna un gentil sentimento, e bellamente in versi italiani tradusse l'Ester di Racine».
      I lavori del Thouar fecero chiaro ed amato il suo nome in tutta Italia, e con intensa gioia non disgiunta mai da nobile modestia egli ne vide gli ottimi effetti. Oggi gli avrebbero dato, se non ricchezza, una agiatezza discreta. Anche allora gli diedero tanto da potere, cosa per lui desideratissima, aiutare nella loro vecchiaia i genitori diletti.
      Nel 1841 ebbe un impiego nella pubblica istruzione, e sposò la sorella di uno dei suoi più cari amici, Luisa Crocchi, donna che aveva cuore per amarlo e comprenderlo, e gli fu compagna diletta e coraggiosa nei travagli che ancora ebbe a sopportare.
      L'animo suo dignitoso rifuggiva dalle cortigianerie: era quindi stimato dal governo lorenese, ma non amato. Invitato ad un colloquio dal Granduca, trovò modo di scansarlo, e la cosa non gli fu mai perdonata. Nel 1848 fu nominato direttore della Pia Casa di Lavoro, o Monte Domini: vi trovò molte irregolarità ed errori di amministrazione, ed operò radicali riforme che in parte rimasero anche dopo.


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Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482

   





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