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      Sono Senesi ed hanno dato opera a lavori d'intaglio Giovanni Duprč e Pietro Giusti il primo temporaneamente, il secondo permanentemente.
      Nč Siena va senza pregio di artisti celebrati, di lodati scrittori, di scienziati notissimi, e accoglie fra le sue mura una schiera di patrizi, continuatori delle nobili e generose tradizioni degli avi, e solleciti tanto delle patrie glorie e del decoro delle arti, che accordano efficace e feconda protezione agl'ingegni, e valido aiuto a' primi tentativi de' giovani artisti: č dovere di questo libro attribuire ad essi non poca lode e non piccola parte nelle glorie di quella celebre ed antica cittą.
      Giovanni Duprč.
      Il nome oramai glorioso nella storia dell'arte contemporanea e destinato a gloria anche maggiore fra coloro che questo tempo chiameranno antico ha una desinenza che arieggia il francese, ma l'uomo č senza dubbio un italiano, e basta guardare in faccia Giovanni Duprč per riconoscerlo fra mille come un figliuolo d'Italia.
      Su quel volto, modellato in linee purissime e soffuso d'un costante pallore che non č senza grazia, sotto la fronte spaziosa, ombreggiata da una folta e morbida chioma, brillano due occhi che parlano prima della bocca: due occhi vivissimi, dolcemente alteri e imperiosi, donde la fiamma del genio scaturisce fuori tratto a tratto in lampi che rischiarano quella fisonomia cosģ mutabile ed espressiva. Sono veramente gli occhi dell'artista che dentro all'informe blocco di marmo vede e contempla la statua nascosta e accarezza le forme eleganti e divine velate agli sguardi profani dal freddo e duro involucro della materia.


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Volere e potere
di Michele Lessona
pagine 482

   





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