Quanto meglio avrei fatto a risparmiar quel tempo, miseramente consumato, e cumulate le sue frazioni lo avessi impiegato poco alla volta in un regolare esercizio d'istruzione? Ma non pensava che dovesse mai essermi necessario l'uso della lingua latina, e mancava di una guida. Nè fu poco che uno di quei giovani si prestasse a introdurmi per poco tempo nello studio della lingua francese, che poi, ininterrottamente, continuai da me col solo aiuto della grammatica e del vocabolario.
«Era da circa un anno che stava in questa specie di paradiso terrestre, quando mi toccò in sorte di servire particolarmente il buon vecchio abate Ciaccheri, il promotore della fondazione e primo bibliotecario di questa biblioteca, il quale dimorava in quel Convitto come vicerettore giubilato, e della vita del quale potete vedere uno storico compendio nella Biografia degli Italiani illustri pubblicata in Venezia, per cura del professor Emilio Tipaldi, nel tomo III, pag. 100. Questo venerando vecchio era allora quasi privo della vista e cagionoso; rarissime volte allora usciva di casa; cominciò a tener meco dei colloqui, e conosciuto il mio amore, mi creò suo leggitore e mi dette a leggere in particolare la Filosofia morale e il Trattato della perfetta poesia, opere ambedue del preposto Lodovico Muratori. Questa lettura mi recò qualche utile, perchè la prima opera mi fece conoscere un poco meglio che cosa è l'uomo, e quali sono i suoi doveri, sviluppando in me delle idee che aveva presentite, ma che non sapeva determinare.
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