Sarebbe desiderabile, che più spesso, e a proposito per il bene pubblico fossero questi voti pronunziati.
«Furono queste le fasi di una vita travagliata, che precedè ed accompagnò il mio lavoro, lungo, e penoso. Se si considereranno i mezzi tanto letterari che economici che ho posseduti, ho luogo a sperare che presso i discreti troveranno compatimento gli errori che potrò aver commessi, motivo per cui non ho temuto di manifestare questa mia sincera confessione».
Pasquale Franci
Al nostro scopo di presentare in questo libro cittadini d'ogni ordine, viene a proposito Pasquale Franci senese, uomo che nella ancor verde età di 47 anni si è già cattivato l'attenzione e la stima dei suoi concittadini, quantunque i primi passi della sua carriera possano esser giudicati umili, se umile può dirsi qualunque lavoro che contribuisca al benessere di molte famiglie ed all'incremento dell'industria. Nella sua prima giovinezza rimase orfano del padre, ed ebbe ricovero nel patrio Orfanotrofio. Indirizzato al mestiere di fabbro-ferraio entrò nell'officina del Magri, uno dei più valenti in quel tempo nel suo mestiere. Ivi apprese l'arte, distinguendosi tra gli altri lavoranti non solo per intelligenza, ma altresì per assiduità al lavoro. Morto il suo maestro, e a diciotto anni uscendo dall'Orfanotrofio, dovè abbandonarsi alle proprie forze, e solo in esse confidare. Ma quali! Mancava affatto di capitali per assumere in proprio vantaggiose lavorazioni.
Nel 1847 e 1848 quando per la prima volta in Toscana fu creata la guardia Civica, con pochi denari che potè trovare ad imprestito, cominciò per proprio conto a fabbricare sciabole pei militi cittadini.
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